“Sere perché non metti la casa in affitto?”  mi disse ad un certo punto Elisa.
“In affitto?” chiesi io.
“ Si è vero Sere è una grande idea” proseguì Anna.
“Ma certo Sere. L’anno prossimo c’è anche l’Expo a Milano e Tu abiti vicino alla stazione del treno. In 20 minuti sei a Milano. Inoltre da l’anno prossimo ci saranno anche dei treni diretti verso la fiera di Milano. Secondo me è una grande occasione per fare qualche soldo per quando sarete via” concluse Elisa.

Anna e Elisa amiche da una vita. Le nostre vite si sono incrociate ormai quasi venti anni fa (Mamma mia!!! Quanti anni sono passati, fa quasi impressione scriverlo). Abbiamo condiviso insieme amori, delusioni, perdite, feste e l’ impossibile Liceo Scientifico Paolo Frisi di Monza. Ognuna di Noi ha fatto sempre parte del percorso dell’altra. Alla fine dopo il liceo ognuna ha preso la sua strada, ma nonostante tutto non passavano tre settimane che non ci incontrassimo a casa di qualcuno di noi per raccontarci tutto. E con tutto dico TUTTO. L’idea di affittare casa venne fuori proprio durante una delle nostre serate.
Alla fine detto fatto. Tornata a casa ho guardato subito sul sito che mi avevano suggerito, ho parlato con Ale e tempo una settimana il nostro annuncio era on line. Per capire se effettivamente era una cosa fattibile abbiamo messo l’ annuncio per la settimana del gran premio di Monza. Il nostro tranquillissimo quartiere in quella settimana diventa quasi, dico quasi, una città. Macchine, feste e gente ovunque da tutto il mondo. Non seguo le macchine, sono rimasta ai tempi in cui Schumacher guidava la Ferrari, ma devo dire che l’ atmosfera che ti regala una manifestazione come il gran premio è veramente unica.
Detto fatto è arrivata una richiesta di pernottamento per 3 notti. Con Ale ci siamo guardati e un po’ titubanti ci siamo chiesti. ” E ora?”. Siamo veramente disposti a mettere in affitto la casa. Ci sarà veramente gente che viene a casa nostra, tocca le nostre cose e dorme nel nostro letto?
Alla fine ci siamo detti che questa era un’opportunità. Non solo dal punto di vista economico, ma anche per cambiare il nostro modo di pensare e liberarci dagli stereotipi che siamo abituati a seguire. In fin dei conti quante volte siamo andati a dormire nei bed and breakfast e ci siamo trovati divinamente. Ora è la stessa cosa, solo che le parti si stanno invertendo.
Per il momento Inga, la nostra ospite tedesca, non ha ancora confermato, ma spero proprio che lo faccia perché non vedo l’ora di fare anche questa esperienza. Vi terremo informati.