Qualche giorno fa una mia compagna di squadra mi ha detto. Il difficile non sarà partire sarà decidere di tornare. E con il tornare non intendeva dal viaggio. E’ chiaro che dovrò tornare da questa esperienza, il problema sarà dove.
Se mi avessero chiesto qualche anno fa se vedevo il mio futuro in Italia avrei risposto con un Si deciso.
Oggi ho sicuramente molti più dubbi. L’Italia è un paese che mi sta deludendo sempre di più. Non posso di certo lamentarmi. In Italia vivo da persona privilegiata. Ho amici, la mia famiglia, un lavoro che mi piace…ma più passa il tempo più mi sento presa in giro.
Dove mi giro sento tante promesse e pochi fatti. Siamo il fanalino di coda dell’Europa e ci nascondiamo dietro una possibile ripresa che visti i fatti non ci sarà mai. Il nostro paese, come al solito, sceglie la strada più facile quella di alzare le tasse piuttosto che fare qualcosa di concreto per il lavoro e i lavoratori.
L’altro giorno con Ale stavamo facendo i conti per vedere quanto incidono le spese della casa per capire a quanto poterla affittare durante la nostra assenza. Non ci volevo credere da l’anno scorso a quest’anno le spese sono aumentate del quasi 50% e perché? Non certo perché abbiamo cambiato le nostre abitudini o perché ci siamo “allargati”. Nella sfilza di voci da pagare sono comparse sigle nuove come TASI, TARES mai sentite prima. Le spese di luce e gas sono aumentate del 30%. E il tutto a fronte di cosa? Non mi pare che i servizi che abbiamo ottenuto con quest’aggiunta di spesa siano migliorati. Sono la prima a voler pagare le tasse, anche di più se serve, ma quello che mi piacerebbe è che a fronte di questo denaro si riuscisse a ricevere dei benefici e invece assolutamente no. Insomma il sistema Italia funziona sempre peggio. Quante volte avete ricevuto delle non risposte dalle grandi aziende statali o parastatali? Insomma spero non abbiate mai nella vostra vita problemi con ENI, ENEL, INPS perché significa entrare in un girone dell’Inferno “Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate”.
Vabbè ma dai il resto funziona tutto, giusto? Ah no. Siamo riusciti a consegnare le domande sbagliate al concorso di medicina e non abbiamo trovato colpevoli quando serviva. Beh, d’altra parte quando affidi una persona allo stato sana se poi te la restituiscono morta è una cosa possibile ed è anche possibile che non si sappia come e chi abbia fatto del male. Sono cose che capitano.
Incomincia a darmi fastidio anche l’incredibile moralismo che contraddistingue questo paese. Uno dei grandi temi di questo giorno è se sia giusto che le coppie omosessuali possano essere riconosciute come famiglia.
Siamo nel 2014 e ancora parliamo di questo tema. La famiglia è da salvaguardare. Certo come no. Il tema della famiglia salta fuori solo quando entrano in scena gli omosessuali. Peccato che per salvaguardare la famiglia e i suoi componenti lo stato non faccia nulla. I contratti part-time in Italia non esistono. I genitori devono affidare i propri figli ad asili o tate e nei primi anni di vita del bambino metà del reddito scompare solo per far curare i bambini agli altri. Senza contare di quello che significa crescere senza genitori che Ti stanno vicino. Forse lo stato dovrebbe occuparsi di aiutare le famiglie ad essere tali piuttosto che sedersi in cattedra.
Poi il grande tema degli extracomunitari che sono la vera rovina dell’Italia. Ci portano le malattie e ci rubano il lavoro. Questi discorsi sono da vera preistoria. Ma è sempre più facile dare la colpa a qualcuno piuttosto che risolvere alla radice i problemi.
Sono sinceramente molto stanca, delusa e schifata. Io non mi sento così e non sono così e voglio distaccarmi da tutto questo.
Sento forte il desiderio di cercare di trovare un posto dove tutto questo possa essere un po’ meno.
Mi dispiace pensare e dire queste cose. Sono morte e si sono sacrificate milioni di persone per questo nostro paese, ma purtroppo lo stiamo distruggendo.