È domenica mattina. Sono a casa da sola perché Ale è ad allenarsi con la sua squadra di calcetto, la Seleçao .
Avrei mille cose da fare, ma non riesco a concentrarmi su nessuna…
Continuo a guardare il calendario contando i giorni che potrebbero mancare al viaggio… Mi sembrano un’infinità, allora li trasformo in mesi in modo tale che sembrino meno. Non funziona. Sono comunque troppi. 240 giorni che trasformati in mesi sono circa 8.
8 mesi…. Sorrido perché alla fine è esattamente il tempo che staremo via.
Ma quante cose puoi fare in 8 mesi? Una donna riesce a far crescere dentro di lei un bambino, tra 8 mesi saremo già a maggio e sarà quasi finito un intero anno scolastico, tra 8 mesi sarà finito il campionato di calcetto di Alessandro e anche il mio di pallavolo. Abbiamo di fronte ancora tre stagioni autunno, inverno e metà primavera.
Quanta attesa… Quanto tempo ancora.
Guardo il mio planisfero Scratch Map e mi immagino che colori ci saranno dietro ogni paese che visiterò.
Questa mappa è stata uno dei regali più belli che potessi ricevere. Me lo ha regalato una mia collega, diventata poi mia amica, un Natale.
È una mappa di tutto il mondo, dove ogni paese ha una pellicola sopra che se grattata viene via e sotto ha il colore del paese … Grattandola tutta diventa una mappa geografica di quelle che avevamo a scuola.
È stato uno dei regali più belli che potessi mai ricevere. A volte penso che abbia contribuito nella mia decisione sul giro del mondo. Ho sempre pensato di aver visto tante cose, ma una volta “grattate” le nazioni che avevo visitato mi ero accorta che in realtà non avevo proprio visto nulla. E che non mi sarebbe bastata una vita per vedere tutto.
Ricapitoliamo: 240 giorni, 8 mesi, due campionati finiti, un anno scolastico al termine, una donna che oggi scopre di essere incinta tra 8 mesi potrebbe mettere al mondo il suo bambino, un autunno, un inverno e una primavera.
Non sono, non siamo più abituati ad aspettare. L’attesa è qualcosa che difficilmente ci appartiene ancora. Siamo così abituati ad un consumo mordi e fuggi che pensare di aspettare 8 mesi per qualcosa suona così strano, una vera e propria pazzia.
Ma lo sforzo è proprio questo. Cercare di gioire dell’attesa e prepararsi giorno dopo giorno alla partenza del viaggio. Riscoprire il valore del tempo e riappropriarsi dell’idea che non possiamo avere tutto subito, ma che dobbiamo saper aspettare. Il viaggio in realtà è anche questo è la preparazione atletica del campionato che giocheremo tra 8 mesi… E come ogni preparazione è veramente lunga e pesante.