Siamo al secondo giorno di preparazione. Abbiamo iniziato gli allenamenti martedì e abbiamo davanti un bel mese intenso. Sono ormai 15 anni che gioco a pallavolo. Devo ringraziare questo sport perché oltre ad avermi dato tante soddisfazioni mi ha fatto anche trovare tante amiche preziose. Alcune delle quali diventate compagne di vita.
Una di queste in particolare è riuscita anche quest’anno a convincermi a fare un altro anno. Ormai questa frase è diventata famosa tra di noi. “…dai Sere vieni che ci divertiamo!” E io puntuale ad ogni allenamento con il sudore che mi scivola sulla fronte, la maglietta bagnata, il cuore che mi batte a mille e le gambe pesanti dalla fatica Le rispondo:”..ma Paola non potevamo divertirci in un altro modo? Magari davanti a due belle birre medie?”
Alla fine è sempre così… Ridiamo sulla fatica, ma siamo contente di quello che facciamo e non ci sarebbe nessun altro posto dove vorremmo trascorrere il tempo insieme. O almeno a ripensarci le due birre mi fanno sempre un po’ gola!!
Lo sport ha sempre fatto parte della mia vita… Nuoto, calcio, sci, atletica… Posso dire di aver provato quasi tutto.
Adoro lo sport in generale perché Ti insegna la disciplina, il rispetto delle regole, il rispetto del gruppo e di tutti in suoi componenti. Soprattutto nel gioco di squadra Ti insegna che da solo non vai da nessuna parte… Che puoi fare anche l’attacco più bello e forte del mondo, ma se non hai l’alzata migliore e la difesa migliore puoi essere anche un fenomeno, ma non metterai mai giù la palla.
E’ bello quando vinci una partita sofferta e nell’ estasi dell’ ultimo punto provi una gioia che ti travolge che Ti sembra di aver vinto l’olimpiade. E non importa se in realtà stai giocando in un piccolo paesino bergamasco in un campionato di serie d… La palestra diventa il tuo stadio e anche se gli spettatori sono alla fine solo genitori, fidanzati e mariti ti sembra di essere guardata da tutto il mondo in prima serata.
Poi ci sono le sconfitte, anzi ci sono soprattutto le sconfitte. Non si può vincere sempre, non è giusto e non sarebbe bello. Perché alla fine se uno vincesse sempre nella vita o nello sport non proverebbe quella gioia unica che senti quanto finalmente ce l’hai fatta, che a questo giro sei arrivato tu prima di tutti gli altri.
Quella gioia unica che senti dopo fatiche, cadute e tanti pianti.
Sono contenta più degli altri anni quest’anno di ricominciare a giocare perché l’anno prossimo sarò in viaggio e non potrò certo giocare in giro per il mondo e quindi spero sia un anno pieno di soddisfazioni e secondariamente mi aiuterà ad arrivare pronta fisicamente per il giro del mondo.