GRACIAS JUAN! -Sere-

 

Uruguay

Sono sicura che questo progetto  fino all’ultimo ci regalerà incontri e situazioni fantastiche. Giusto la scorsa settimana abbiamo ricevuto l’invito per andare a visitare la famiglia di un nostro collega in Uruguay.
Ho conosciuto Juan circa un anno e mezzo fa. Mi ricordo bene quel giorno perché era una caldissima giornata d’estate e in ufficio si moriva di caldo. In quel periodo ero cosi stanca e stressata che quasi non mi accorgevo della gente che mi circondava.

Mi ero isolata in un ufficietto per cercare di stare un po’ tranquilla e lavorare meglio, quando ad un certo punto entro’ un uomo che mi colpi’ subito… L’ avevo già visto qualche volta in magazzino, ma sinceramente non ci eravamo mai scambiati molte parole. Lo salutai, ma ripresi subito a lavorare a testa bassa, ma faceva così caldo quel giorno che continuavo a lamentarmi del caldo e che avevo finito l’acqua, ma ovviamente la pigrizia di andare a prenderla era superiore. Ad un certo punto rividi entrare quel grande signore brizzolato in ufficio e regalandomi un sorriso mi porse una bottiglia d’acqua.”..prego signorina questa è per lei!” Mi disse con accento spagnolo. Io rimasi senza parole, quell’uomo mi aveva sentito e senza dirmi nulla mi era andato a prendere una bottiglia d’acqua. Mi sentivo in un profondo imbarazzo, ero così presa dal mio lavoro che non mi ero neanche accorta che fosse uscito dall’ufficio. Inoltre non pretendevo certo che qualcuno andasse a prendere l’acqua al mio posto.
Rimasi colpita, stranita, meravigliata da tutta quella gentilezza. Lo ringraziai  e mentre mi versavo un bicchiere d’acqua gli chiesi il suo nome e da dove provenisse. Mi disse che era uruguaiano. gli chiesi subito se fosse di Montevideo e lui rimanendo molto sorpreso disse”Cavolo la gente non sa neanche dove sia l’Uruguay e tu conosci addirittura la sua capitale?” Gli risposi che non andavo molto oltre, ma che mi piaceva tanto viaggiare e  mi piaceva guardare sul planisfero le nazioni e le  città che avrei potuto visitare un giorno nella mia vita.
Da quel giorno nacque una bella amicizia. Lui mi raccontava del suo paese, dei suoi figli… Rimasi esterrefatta quando mi disse che non tornava a casa sua da parecchio tempo, ma che soprattutto non vedeva, da tanto, figli e nipoti.

In quel momento mi sentii profondamente piccola e ingrata per dare per scontato la possibilità di avere sempre vicino la mia famiglia.
Mi lamentavo di cose inutili e superflue quando invece dovevo ringraziare il cielo di poter contare sull’amore dei miei genitori e fratelli ogni volta che volevo.
A volte quando abbiamo tutto diventiamo persone così piccole che non riconosciamo più la vera gioia e felicità delle piccole cose e delle grandi fortune che abbiamo. Le abbiamo e pensiamo che le avremo per sempre. E’ proprio vero che ci accorgiamo delle cose quando stiamo per perderle o quando non le abbiamo più. Ma perché invece di dare per scontato il fatto di poter andare dalla propria mamma, abbracciarla e dirle quanto le vogliamo bene ci preoccupiamo di più del fatto che quel giorno c’era traffico in strada, che la giornata era troppo calda o troppo fredda, il capo ci aveva dato l’ennesima cosa in più da fare?
Per noi è una cosa inimmaginabile ed invece ci sono tantissime persone in questa situazione che lavorano lontano da casa cercando di garantire un futuro migliore ai propri figli. Esiste un esempio più grande di amore? Sono soli, affrontano migliaia di sacrifici, ma nonostante tutto hanno sempre il sorriso sulle labbra. Juan è una di queste persone, sono contenta che sia entrata nella mia vita, e’ per me un esempio da cui imparare e da cui trarre ispirazione.
Sarò felicissima di andare nella sua terra e conoscere i suoi figli… Sono onorata del suo invito. Non vedo l’ora di conoscere la sua famiglia.
Inoltre io è Alessandro ci siamo ripromessi di imparare lo spagnolo. Al momento parliamo noi in italiano e loro in spagnolo. Ma come piccola riconoscenza e rispetto a questo grande uomo il minimo che possiamo fare è sforzarsi di parlare la stessa lingua… Non vogliamo perderci nulla di quello che saranno quei bellissimi giorni.

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