Dopo 14 lunghe ore di aereo arriviamo a Buenos Aires alle 8.00 del mattino ora locale.
Il contatto è subito quello con una grande metropoli neolatina. Tantissima gente, tassisti abusivi che ti chiedono se vuoi un passaggio, macchine che suonano e gente che urla e grida senza apparente motivo. Fuori dall’aeroporto cerchiamo il free shuttle che avevamo prenotato qualche giorno prima… 10,15, 20 minuti, ma niente… Capiamo subito che forse oggi non ci sarà nessun passaggio gratuito verso il centro della città, ma d’altra parte nella mail ci avevano avvertito con un messaggio che solo oggi comprendiamo…”non perdete la speranza”. Io rido sotto i baffi, mentre guardo Ale che cerca di non innervosirsi troppo e gli dico:” dai Ale se in sud America non sono precisi, figuriamoci quello che ci capiterà in Asia!!”. Già me lo vedo che ringhia contro i cambogiani!!!! Poverini!!!!
Il pullman che ci porta dall’aeroporto al centro ci mette circa 45 minuti e attraversa tutta la periferia della capitale attraversando quartieri a dir poco brutti…, ma più ci avviciniamo al centro più le case cambiano aspetto, le strade diventano più grandi, pulite e ordinate. Presto ci troviamo dietro la piazza principale della città, Plaza De Mayo e riconosco l’inconfondibile casa presidenziale la casa rosada.
Riesco ad immaginare Evita Peron che tiene uno dei suoi carismatici discorsi da quel balcone.
Lasciato il pullman ci incamminiamo verso l’ostello attraversando le vie piene di vita del microcentro che evocano l’era della colonizzazione spagnola.
Il posto è bello, pulito e molto giovane, forse un po’ caro. La stanza per una notte costa 39 euro e considerando che tra pochi giorni sempre a Buenos Aires abbiamo affittato un’intera casa a 26 € il costo ci sembra eccessivo. Ma siamo troppo stanchi e quindi va bene così!
La nostra prima giornata la trascorriamo qui in zona, passeggiando tra la Plaza de Mayo, teatro delle più importanti rivoluzioni argentine, il palazzo del congresso e il bellissimo teatro Colon.
Cerchiamo un posto per mangiare qualcosa a poco, a causa dell’imprevisto dell’aeroporto, ci rimangono solo 15 euro a testa per la cena. Il budget giornaliero è di 50 euro a testa ed è fondamentale rispettarlo.
Non c’è molta scelta in questa zona, sono tutti caffè o i classici posti turistici che ci ispirano poco… E allora, stanchi per la giornata entriamo in uno dei anti McDonald’s che riempiono la città. Non è certo il massimo per la prima cena, ma ci interessa poco domani andiamo a trovare la famiglia di un nostro amico in Uruguay e li sara’ tutta un’altra storia!!!
Ciao ragazzi. Non ho avuto modo d conoscervi bene, ma v ammiro molto, sia x il vostro coraggio, sia x il vostro spirito d’avventura. Pubblicate tante foto, così sarà come essere 1n po’ con voi. Saluti. Fabio.
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Grandi Ragazzi
Mi raccomando fateci vivere il vostro sogno….
Siamo tutti con voi… ( vorremmo esserlo)
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