Terminiamo il nostro viaggio in Vietnam con la visita della capitale Hanoi, città di 8 milioni di abitanti e di altrettanti motorini o scooter che invadono, a qualsiasi ora, le strade di questa megalopoli orientale.
Per fortuna di macchine ne girano poche anche perché le strade non sono generalmente in buone condizioni e lo stato ne disincentiva l’acquisto applicando una tassa del 200%; una delle nostre guide nei vari tour ci dice che non gli basterebbero 20 anni di lavoro per potersela permettere.
Hanoi è una città caotica e frenetica, specialmente nel cuore del vecchio centro dove le case sembrano costruite l’una sull’altro e dove i negozi e gli esercizi commerciali aprono in ogni piccolo anfratto lasciato libero dal cemento.
Anche qui, come in tutta l’Indocina, gli antichi edifici dell’era monarchica ed imperiale si confondono con l’architettura coloniale francese che rimane tutt’ora la meglio conservata e esteticamente la più bella.
Il vecchio quartiere francese è sicuramente il più gradevole con i larghi viali alberati sullo stile dei boulevard parigini e le grandi case signorili che su questi si affacciano, sede ora delle molte ambasciate d la zona.
Anche quella italiana è in questa zona, vicino al bellissimo teatro dell’opera e al museo di storia nazionale. Di fronte all’ambasciata “Casa Italia” una bella iniziativa che promuove il Made in Italy in Vietnam e fa da vetrina alle aziende che stanno investendo in questo paese.
Il lago Hoan Kiem divide idealmente la zona vecchia con il quartiere francese e la lunga passeggiata che lo circonda è una piccola oasi di tranquillità nel caos costante della città. Nel mezzo sorge la pagoda Thap Rua simbolo della città e meta fotografica di tutti gli abitanti della capitale in occasioni importanti.
Visitiamo anche il mausoleo di Ho Chi Minh dove giace la salma imbalsamata del “padre della patria” Vietnamita sotto uno stretto controllo militare e di polizia; visitiamo anche il palazzo del governo e l’area governativa nel medesimo quartiere.
La città tutto sommato non ci è dispiaciuta anche se rimane, a mio parere, soprattutto un punto strategico per visitare il nord del paese e le molte attrazioni naturali della zona. Chiudiamo la nostra tappa vietnamita sorpresi da un paese molto interessante, ricco di storia e tradizioni che, a differenza di altri paesi, sono state mantenute e riqualificate.
La cordialità delle persone, forse più al sud che al nord, è un altro fattore importante che ci ha fatto apprezzare il paese.
Prossima tappa il Laos; passeremo una settimana nella parte nord ovest del paese partendo dall’antica capitale di Luang Prapang e raggiungendo il confine con la Thailandia nella quale rientreremo, via terra, per visitare la parte nord del paese fino al nostro ritorno a Bangkok.
Alla prossima!