Decidiamo di eleggere Hanoi come nostra base per visitare il Vietnam del nord o, quantomeno, le zone più vicine alla capitale. Il problema del Vietnam è che risulta un pochino arduo, perché le informazioni non sono per nulla chiare o facili da reperire, girare con i mezzi pubblici e raggiungere le mete desiderate con un semplice bus. I trasferimenti sono spesso infiniti perché le strade a scorrimento veloce sono pochissime e sulle altre c’è un limite di 40 km/h in città e 60 al di fuori; anche 100 km di distanza possono diventare un’avventura tra sorpassi azzardati, motorini impazziti e water buffalo che attraversano le carreggiate.
Entriamo quindi in una delle numerosissime agenzie viaggio e dopo aver fatto qualche paragone di prezzo prenotiamo tre escursioni: la prima di tre giorni verso la Baia di Halong, la seconda nella verde valle di Mai Chau e la terza verso la pagoda dei profumi a sud della città.
Alla fine sai con chi prenoti ma non sai con chi viaggi perché ogni agenzia ha qualche collegamento con altre agenzie più grandi che a loro volta hanno contratti più o meno stringenti con persone che noleggiano mezzi di trasporto e forniscono guide! Sta di fatto che partiamo in perfetto orario, verso le 7.30 del mattino, con uno scomodissimo bus destinazione Halong per la nostra prima escursione.
Viaggio di 4 ore con sosta verso il porto di Halong da dove veniamo trasferiti su una delle 400 giunche che ogni giorno solcano la baia e trasportano migliaia di turisti verso questo vero spettacolo della natura. La barca non è un granché, vecchia e scarsamente manutenuta, decente ma con un chiaro odore di umidità e chiuso che certo non fa piacere.
Passiamo quindi la maggior parte del tempo sul ponte esterno allietati dalla compagnia di Juliana, simpaticissima ragazza brasiliana che come noi sta girando il mondo e Pascal, belga esperto di culture orientali!
Visitiamo una grotta sull’isola di Cat Ba e solchiamo il golfo del Tonchino tra formazioni rocciose impressionanti e mille piccole isole che al tramonto sembrano ancora più spettacolari.
Purtroppo il mare è decisamente sporco e le centinaia di barche piene di turisti non fanno che aggravare il problema. La conferma di quanto poco pulito sia il mare la ricevo in rada quando decido di tuffarmi, come altri nostri compagni di viaggio, dalla barca e da un’altezza di sei metri; bel tuffo ma si fa urgente una bella doccia dato che sento sulla pelle un odore di gasolio non certo piacevole e naturale.
Dopo una tranquilla notte in rada salutiamo a malincuore i nostri compagni di viaggio e veniamo trasferiti sull’isola di Cat Ba da dove, dopo 40 minuti di bus, ci imbarchiamo per raggiungere Monkey’s Island, piccola isoletta che ci è stata consigliata dai nostri amici catalani conosciuti in Cina.
L’isola è il panorama sono spettacolari malgrado il mare rimanga sempre sporco e l’incuria delle persone locali impressionante! Passiamo una giornata di completo relax in questa isola popolata da curiose scimmie attratte dal cibo che i turisti offrono loro.
Facciamo conoscenza con Sandro e Joana, coppia Svizzera di Zurigo e con Gergana e Sergey coppia bulgara di Sofia e con loro trascorriamo piacevolmente la serata.
Torniamo nella capitale per sera e abbiamo giusto il tempo per una cena è una doccia perché l’indomani si parte alla scoperta della valle di Mai Chau.
Dopo altre 4 ore di bus raggiungiamo questa splendida valle rurale a 120 km a sud di Hanoi. Terreno fertile, risaie, piantagioni di frutta e water buffalo al pascolo ci allietano questi due giorni; i thai bianchi, l’etnia che popola la valle sono molto ospitali e i due giorni passano veloci.
L’ultimo giorno di questo tour de force lo dedichiamo alla pagoda dei profumi; complesso di templi e santuari buddisti meta, durante il Tet, di milioni di vietnamiti che venerano questi luoghi e compiono questo pellegrinaggio come omaggio al Buddha chiedendo perdono, buona salute e figli.
La Pagoda Huong Tich, sita in una grotta enorme e affascinante, è sicuramente interessante e il viaggio di un’ora sulle calme acque del fiume Suoi Yen rilassante e tranquillo.
Tranquillità che sicuramente manca ad Hanoi dove torniamo per sera e che visiteremo nei prossimi due giorni.