Ok finalmente sono riuscita a convincere Ale a portarmi in Bolivia al Salar de Uyuni. C’è voluto un mese e mezzo, ma finalmente qui ad Atacama si è convinto a lanciarsi in questa ennesima avventura, Complice una fantastica coppia di Firenze, Ivan e Gaudia che faranno parte del nostro gruppo di escursione.
Il Salar è il più grande lago salato al mondo, che circa 40.000 anni fa si prosciugò diventando appunto un deserto. Si trova a 3650 metri di quota e l’altitudine assieme al freddo sono i due fattori da prevedere bene per questa escursione.
Il tour prevede 4 giorni e 3 notti con partenza e ritorno nella cittadina di San Pedro.
Durante i giorni passati ad Atacama abbiamo fatto alcune escursioni ad altezze superiori ai 4000 metri e non abbiamo avuto particolari problemi quindi siamo abbastanza “confident” per partire, anche se dormire a 4000 metri sarà tutta un’altra storia.
L’altitudine è un fattore da prendere estremamente sul serio, il corpo subisce uno stress fisico molto alto che può diventare molto pericoloso per la salute, senza contare che diventa veramente antipatico stare male in mezzo al nulla.
Mi sono documentata parecchio prima di mettermi in testa che potevamo tranquillamente farlo.
Prima regola: ACCLIMATAMENTO.
È’ fondamentale abituare gradualmente il corpo all’altitudine. Passare da 0 metri a 4000 è una “locura” come dicono qui. Noi siamo stati 4 giorni a 2500 metri prima di dormire a 4000 facendo escursioni quotidiane.
È importantissimo capire come il corpo reagisce all’altitudine, già a 2500 metri l’ossigeno è minore rispetto a quanto siamo abituati. Se si hanno sintomi come mal di testa, nausea, febbre già a questa altezza a mio avviso è meglio lasciare stare.
Superato lo scoglio dei 2500 è importante fare escursioni ad altitudini maggiori per vedere come il nostro corpo reagisce. Noi abbiamo fatto gite raggiungendo i 4600 metri e a parte il fiato corto tutto è andato bene. Quindi diciamo che ci siamo convinti che potevamo farcela anche se dormire poi a 4000 metri senza nessun confort è tutta un’altra storia.
Seconda regola: BERE MOLTO
Bere molto e’ importantissimo.
Si consigliano 2 litri di acqua al giorno. Chiaramente diventa difficile bere così tanto, anche perché il freddo non aiuta, ma è importante sforzarsi anche perché a queste altitudini il rischio di disidratazione aumenta notevolmente.
Terza regola: NON BERE ALCOL
Vi posso assicurare che riuscirete a sopravvivere a 7 giorni senza bere neanche una birra e ve lo dice una che ama bere una birretta per concludere bene la giornata.
Quarta regola: GESTITE LE FORZE
A 4000 metri o addirittura ad altezze superiori il Vostro corpo non vi sembrerà tale. Farete fatica a fare la qualunque cosa, il solo camminare e parlare insieme Vi farà entrare subito in apnea. Quindi fate tutto con estrema calma.
Quinta regola: NON PRENDETE MEDICINE
Non esiste alcuna medicina per l’altura e quelle che ci sono sul mercato in realtà coprono solo i sintomi e non risolvono la causa.
Piuttosto bevetevi un bel mate di coca e masticate qualche foglia. Tranquilli è assolutamente legale e non ha nulla a che vedere con la cocaina.
Questi sono i piccoli accorgimenti che abbiamo seguito e devo dire che non abbiamo avuto particolari problemi. Ad ogni modo il mal di altura è un fattore slegato dalla condizione fisica. Ci sono persone sportive che stanno male e persone che non hanno fatto un giorno in palestra che stanno benissimo…certo eviterei questo stress fisico a chi ha problemi di cuore.
La mattina ci si sveglia molto presto per sfruttare la luce del giorno, normalmente verso le 4.30/5 del mattino. Scordatevi strade asfaltate e fari, sarete solamente Voi e la natura. Ma Vi posso assicurare che grazie al buio non vedrete mai un cielo così bello.
Il cibo è veramente abbondante e di qualità. Posso dire con tutta sincerità di aver mangiato veramente molto bene.
I posti dove si alloggia invece sono “abbastanza” spartani. A parte l’hotel di sale, fatto interamente di sale, gli altri assomigliano più a rifugi di montagna che a degli ostelli.
Niente riscaldamento, bagni all’aperto che spesso non hanno acqua calda e la luce spesso non funziona. Insomma dopo una giornata passata sotto un sole a 4500 metri, forte vento, pieni di polvere non pensate di certo di arrivare in hotel, farvi una bella doccia calda e rilassarvi sul letto di una bella camera d’albergo guardando un po’ di TV o navigando su internet.
Però si ha la possibilità di conoscere tante persone da tutto il mondo. Noi abbiamo fatto amicizia con Annie una ragazza tedesca di soli 21 anni che sta facendo un giro del Sud America completamente da sola o James e Asha una coppia di Australiani partita pochi mesi fa anche loro alla scoperta del Sud America. È chiaramente Ivan e Gaudia che sono stati una bellissima compagnia per questi giorni.
Ci siamo scambiati numeri di telefono o contati in Facebook con la speranza di poterci rivedere magari in Italia, in Germania o in Australia.
Che altro dire è stato un meraviglioso compleanno a 4000 metri, indimenticabile, difficile, ma allo stesso tempo unico. E che altro aggiungere se Vi capita di venire da queste parti non fatevelo scappare!!!!