Prendiamo il volo da Saigon sotto un acquazzone tropicale che in cinque minuti rovescia tanta di quell’acqua da riempire tutte le risaie della zona e, dopo circa un’ora di volo, atterriamo a Da Nang, durante la guerra la più importante base americana Indocinese. Da qui partivano tutte le operazioni dell’esercito USA verso l’interno e qui i militari statunitensi avevano stabilito la loro base ludica dove passare il tempo tra surf e giornate sulla spiaggia.
La Da Nang attuale è una città che sta crescendo molto velocemente, ha circa 30 km di spiaggia con un mare pulito e costantemente spazzato da onde abbastanza alte da poter, appunto, praticare surf.
La cittadina è un groviglio di alti palazzi e case con hotel, ristoranti e piccoli esercizi commerciali; di per se nulla di particolare ma sicuramente utile per noi per passare una giornata di mare nel completo relax.
La spiaggia di sera si anima con piccoli bar che offrono birra Larue a prezzi stracciati e caratteristici ristoranti dove il pesce fresco la fa da padrone e dove anche noi decidiamo di lasciarci andare tra piatti di gamberi, granchi e grigliate miste! Ogni tanto ci vuole…
Trenta chilometri a sud invece, la cittadina di Hoi An, dichiarata patrimonio dell’UNESCO, è veramente splendida e, alla fine della visita, ci dispiacerà di aver prenotato solamente due notti qui.
Hoi An, sulle sponde del fiume Thu Bon, è stata un importante porto commerciale dal cinquecento al settecento e grazie ai diversi mercanti che ci hanno abitato, è ora un interessante centro caratterizzato da piccole case con molteplici stili architettonici e culturali: lo stile vietnamita si fonde alla perfezione con quello cinese, giapponese e francese.
Malgrado i Vietnamiti non amino i cinesi, anzi, diciamo che sono abbastanza infastiditi dalla loro presenza, in questa città, molti immigrati cinesi fecero la loro fortuna e molto vecchie case hanno la tipica struttura con cortile interno così familiare nella vecchia città cinesi visitate.
il Vietnam è però tutta altra cosa, la cura dei particolari, la salvaguardia della loro storia e il carattere gioviale e cordiale dei suoi abitanti fanno la differenza. Girovagare tra le viuzze di questa piccola città è un piacere ed è anche rilassante soprattutto la notte quando le migliaia di lanterne colorate illuminano di luce fioca tutte l e case, i balconi e le sponde del piccolo fiume che la attraversa.
La giornata seguente ci incamminiamo per circa tre chilometri in aperta campagna e attraversando le risaie in cui pascolano decine di water buffalo, arriviamo sulla costa nella spiaggia bianca di An Bang dove passiamo un pomeriggio ad abbronzarci fino quasi alla scottatura!
Lasciamo la cittadina a malincuore anche per il piccolo ristorante che abbiamo eletto a nostra casa in questi due giorni; nel Vi Caffè praticamente passiamo le nostre pause culinarie e assaporiamo la cucina vietnamita che, come la thailandese, ci ha veramente sorpreso.
Quando torneremo sarà un piacere riproporre questi piatti agli amici… Sto studiando non vi preoccupate!!!