MACHU PICCHU

Cosa avrà pensato Hiram Bingham quando quasi per caso scopri’ nel 1911 uno dei luoghi più incredibili sulla Terra, convincendo un giovane pastore a portarlo per solo 1 soles in uno dei luoghi più affascinanti di una delle civiltà più importanti di tutto il Sud America. Non lo so, ma Vi posso raccontare quello che ho provato Io. Ma per farlo Vi devo raccontare dall’inizio questi splendidi due giorni.

Dalla piccola cittadina Inca di Ollantytambo partono i trenini che in circa 1 ora e quaranta arrivano alla cittadina di Aguacalientes, base per salire sul magico Machu Picchu.

Mamma Simona Hostal Ollantaytambo

Mamma Simona Hostal Ollantaytambo

Valle Ollantaytambo

Valle Ollantaytambo

Terrazzamenti agricoli Ollantaytambo

Terrazzamenti agricoli Ollantaytambo

Valle Ollantaytambo

Valle Ollantaytambo

Ollantaytambo

Ollantaytambo

Ollantaytambo

Ollantaytambo

La stazione è già di per se’ particolarmente magica, mi ricorda la stazione dei treni di Harry Potter con la sola differenza che non ci troviamo a Londra, ma nel magico Perù.
I treni sono vecchi, ma ben tenuti, con pochi vagoni che al loro interno preannunciano un’esperienza mistica.

Treno per Machu Picchu

Treno per Machu Picchu

Treno IncaRail per Machu Picchu

Treno IncaRail per Machu Picchu

Sul treno...

Sul treno…

Il paesaggio che fa da contorno al viaggio è qualcosa di difficile da spiegare se non lo si prova. Si costeggia il fiume Urubamba e si rimane attoniti nell’ammirare la maestosità delle montagne avvolte dalle nuvole e la moltitudine di flora che si incontra. Si perché a differenza del paesaggio arido che abbiamo lasciato da pochi chilometri, qui si apre un paesaggio tropicale con tanto di piante di banane. Il treno viaggia piano attraverso questo miracolo della natura e il tempo sembra fermarsi mentre la popolazione locale intera ancora ad arare la terra ancora con l’aratro e i buoi. 1 ora e quaranta vola e siamo già arrivati a destinazione.

La cittadina di Aguacalientes, 4.000 abitanti, non ha nulla di speciale a parte un centro termale naturale. È stata costruita come campo base per raggiungere il Machu Picchu e l’abilità ingegneristica moderna non ha purtroppo niente a che vedere con quella di 1000 anni fa.
Le case sorgono in maniera confusionaria, non terminate come la maggior parte in Sud America e non mi sembra che esista un vero e proprio piano regolatore. Lo sfondo con le montagne e il fiume che scorre per la città la fanno però sembrare meno trasandata.

Aguas Calientes

Aguas Calientes

Aguas Calientes

Aguas Calientes

La mattina seguente ci svegliamo alle 4.45 per prendere i primi bus che percorreranno gli 8 km da quello che, almeno per me, è uno dei desideri che ho sempre avuto: vedere il Macchu Pichu.
L’ideale è riuscire a raggiungere la cima prima dell’almanecer, Alba in spagnolo.

Fitte foreste, alberi di banane, irti tornanti fanno da contorno ai 25 minuti di viaggio. Nonostante l’ora, l’ingresso al Machu Picchu è pieno di gente pronta come noi, a lasciarsi coinvolgere da tanta bellezza.
Passiamo davanti all’unico hotel davanti all’entrata: il Sanctuary Lodge. Penso che passare qui una notte sia una “figata” pazzesca, ma che purtroppo sia lontanamente conciliabile al budget giornaliero. 😩

Foresta e panorama attorno Machu Picchu

Foresta e panorama attorno Machu Picchu

Entrati, percorriamo un sentiero di roccia irto in mezzo alla fitta foresta. L’altitudine e gli alti gradini si fanno sentire tutti e il fiato incomincia a mancare… Penso a quante volte la popolazione Inca avrà percorso queste strade senza nessuna fatica, magari correndo per portare le notizie il più velocemente possibile. Ad un certo punto il sentiero si fa più pianeggiante, lo stretto sentiero incomincia a farsi più ampio e quasi all’improvviso si apre davanti a noi uno scenario magico, meraviglioso, mistico.

Eccoci!!!

Eccoci!!!

Machu Picchu

Machu Picchu

Machu Picchu

Machu Picchu

Machu Picchu

Machu Picchu

Ho visto tante volte le foto di questo spettacolo, posso dire che gli ultimi giorni li ho passati solo cercando in internet le foto di questo sito, ma adesso che ce l’ho davanti è tutta un’altra cosa: la maestosità non la puoi fotografare, non la puoi scrivere, la puoi solo percepire con una forza talmente grande che Ti fa scendere una lacrima. Rimaniamo in silenzio, perché davanti a questo spettacolo non ci sono parole. Quello che Ti lascia senza fiato oltre al perfetto stato di conservazione della città è l’incredibile paesaggio che Ti si apre davanti. Mi sembra di essere arrivata in paradiso.

Machu Picchu

Machu Picchu

Donna Inca...!

Donna Inca…!

Machu Picchu

Machu Picchu

Machu Picchu

Machu Picchu

La cittadella è costruita nella roccia a 2350 m sul valico di una montagna le cui pendici si gettano nella sottostante valle di Urubamba. Gli spagnoli non la saccheggiarono, perché non la trovarono mai, fu semplicemente abbandonata e restituita alla natura. Le incredibili costruzioni in pietra hanno resistito all’opera del tempo, ma la loro funzione è ancora oscura. Gli studiosi ipotizzano che fosse un centro cerimoniale, un osservatorio astronomico o semplicemente l’hacienda di Pachacutec, il nono imperatore Inca.

Machu Picchu

Machu Picchu

Trascorriamo quasi 5 ore visitando la città. Mi impressiono davanti all’altare sacrificale, ancora perfettamente conservato. La civiltà Inca offriva in sacrificio non solo innumerevoli animali, ma anche persone… Ho ancora in mente le mummie perfettamente conservate a Salta. I tre giovani dati in sacrificio agli dei per avere in cambio stagioni propizie.
La religione Inca aveva un potere enorme; non erano grandi combattenti, ma nonostante questo riuscì a conquistare un territorio che nell’era migliore si estendeva toccando Cile, Argentina, Perù, Bolivia e Equador. Incredibile il potere della religione, ma pensando ai giorni nostri mi accorgo che non è cambiato molto.

Uomo Inca

Uomo Inca

Terrazzamenti Agricoli

Terrazzamenti Agricoli

Machu Picchu

Machu Picchu

Pomeriggio tardi riprendiamo il magico trenino e torniamo alla città di Ollantytambo. Ripercorriamo il magico tragitto tra le montagne e il fiume pieni di felicità per aver visto uno spettacolo tanto grande. Non mi capita quasi mai di voler tornare in un posto, non perché non mi piaccia rivedere i tanti luoghi che ho avuto la fortuna di vedere, ma perché ho la smania di vedere almeno una volta nella vita tutto questo fantastico mondo, ma per il Machu Picchu credo che farò un’eccezione.

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